Per una Educazione Mestruale

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Cos’è il ciclo mestruale, questo sconosciuto?


Nell’infanzia ci è stato insegnato che rappresenta il momento in cui si diventa “signorine”, abbandonando  la fase dell’infanzia verso l’adolescenza, nel vivo di essere donna. In realtà è molto più di questo!

Quando arriva il ciclo, la maggior parte delle ragazze lo vive come un trauma, perché si viene catapultate in una dimensione nuova senza venir istruite, senza essere accompagnate, senza ricevere un paracadute: quasi un rituale di passaggio in cui si è sole con se stesse, anche se alla fine tutte ci sono passate, ogni donna di ogni epoca

Questo abbandono provoca repulsione, timore nei confronti del ciclo e molte donne vivono quella fase del mese quasi come un evento apocalittico. Le uniche persone con cui ci si confronta sono le amiche, coloro che vivono quel momento come noi e che sono con noi senza pretese: prestiti di assorbenti, consolazione reciproca, scambio di consigli su ogni aspetto di questa fase.


L’amicizia può generare, non solo un legame di anime, ma anche un legame biologico che si manifesta, in alcuni casi, con il ciclo sincronizzato.


Per chi ha vissuto questo fenomeno la gioia della condivisione permette di non sentirsi più sole perché si sente di poter avere una compagna di avventura, insieme alla quale il timore e la vergogna quasi scompaiono. 

La fondatrice della pagina Educazione Mestruale, Sara Lea Cerutti, ha delineato un profilo davvero innovativo sulle mestruazioni, sul sincronismo, sui disturbi che provocano il ciclo tardivo, sul dialogo che deve generarsi tra genitori e figlie su questo aspetto della crescita e ha sottolineato quanto sia importante l’educazione sessuale e la comunicazione su di essa. 

Ha evidenziato che il sincronismo non è stato verificato scientificamente, ma molte di noi lo vivono con altre donne con cui condividono qualcosa e con cui hanno una vicinanza fisica costante.

Le teorie esistenti sul sincronismo, come sottolinea Sara Lea Cerutti, provengono da tradizioni spirituali e da teorie filosofiche come: 

  • la benedizione del grembo (one blessing: teoria concepita da popoli nativi americani), cioè un sincronismo legato ai cicli naturali e in particolare ai cicli lunari che generano una risonanza tra tutte le donne; 
  • tende rosse” (teoria nata dall’unione della cultura degli indiani d’America e di quella dei popoli indiani), cioè un rito di passaggio che vede un allineamento generazionale che stabilisce un sincronismo; 
  • la concezione per cui la mente ha una capacità unica di condizionare il corpo e viceversa, perciò il ciclo sincronizzato può scaturire anche da fattori psicologici
  • la predisposizione al cambiamento, cioè una predisposizione con le altre donne, quindi sincronismo. 

Tutto questo fa risaltare il fatto che le mestruazioni sono ancora un mondo sconosciuto per la società che cerca di etichettarle come tabù, intoccabili e off limits. Ma in questo mondo così particolare hanno grande rilevanza i genitori che, molto spesso, fuggono dal dare spiegazioni, dal sostenere le proprie figlie perché spaventati da questo passaggio naturale. In molti casi lo stesso ritardo del ciclo può essere provocato dallo stress che gli adulti ripongono nelle giovani donne; dall’amore di queste ultime nei loro confronti tanto da non voler smettere di essere le loro bambine; dalla traumaticità con cui le figure femminili di riferimento fanno vivere il momento esatto in cui arriva.

Questo blocco quindi prende il nome di “amenorrea ipotalmica”, cioè il ciclo si interrompe per problemi di natura psicologica: l’utero è un centro ricettivo che risente di ogni variazione a livello del sistema centrale e pertanto risulta chiaro che, seguendo il detto latino, mens sana in corpore sano

La femminilità deve essere rappresentata anche da queste piccole sfaccettature. Il modo in cui ogni donna vive il periodo delle mestruazioni è diverso, ma è necessario che si crei maggiore sensibilità: rendere partecipe il proprio compagno può favorire maggiore serenità e soprattutto una conduzione dei rapporti sessuali più tranquilla e disinibita; parlare sin dalla giovane età alle proprie figlie di questo passaggio importante può garantire un’accoglienza e non trauma delle mestruazioni.


Ogni donna deve sentirsi libera di vivere la bellezza della propria intimità, senza vergogna, senza paura, senza pregiudizi. Un mondo aperto è un mondo rispettoso della sessualità a tutto tondo. 


BIBLIOGRAFIA 

Laura Brugnoli, Barbara Monti, Aiuto, ho le mie cose!, Macro Edizioni, Cesena, 2014 

Cory Silverberg, Sesso è una parola buffa, Terra Nuova Edizioni, Firenze, 2017 

Lorena Berdun, Il nostro sesso, Cooper, Roma, 2007 

L’am DeAnna, Diventare compagne, Anguana Edizioni, Sossano, 2015 

Élise Thiébaut, Questo è il mio sangue, Einaudi, Milano, 2018 

Nina Brochmann, Ellen Stǿkken Dahl, Il libro della vagina, Sonzogno, Milano, 2018 

Miranda Gray, Luna Rossa, Macro Edizioni, Cesena, 2009 

Alexandra Pope, Mestruazioni, Terra Nuova Edizioni, Firenze, 2007