Quel testone di Platone

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Raccontare la filosofia ai bambini e alle bambine dovrebbe essere una pratica di uso comune.

(Maestra) Alba Sala, in Quel testone di Platone, ce lo mostra egregiamente unendo la didattica relativa alla storia della filosofia all’apprendimento attivo. Tra le pagine infatti l’alternanza tra la storia della vita di Platone e i giochi di pensiero è estremamente coinvolgente.

Così l’esercizio della filosofia diviene un qualcosa di spontaneo, di introduzione al ragionamento e al pensiero critico alla portata di chi ancora la filosofia non sa cosa sia o come trovarla nelle proprie idee, nel dialogo o nella ricetta della colazione preferita da Platone.

Per saperne di più (e avere qualche anticipazione!) abbiamo scambiato due chiacchiere con la curatrice della collana: la filosofa Eliana Cocca.


Da dove nasce l’idea di creare una collana per bambini/e dedicata alla filosofia?

L’idea era nell’aria già da un po’, a dire il vero. Lo scorso anno ci eravamo occupati di filosofia per ragazzi con un altro titolo e la curiosità di provare ad abbassare l’età di lettura ci stuzzicava. Questo interesse è cascato a pennello con la proposta che Alba Sala – autrice di questo e del prossimo volume – ha deciso di proporci. Alba è una maestra di scuola primaria che già da diversi anni ha avviato un insegnamento sperimentale di filosofia con i bambini dai 6 ai 10 anni. Non abbiamo saputo resistere al suo entusiasmo e le abbiamo proposto di affiancare al testo le illustrazioni di Valeria de Caterini. Abbiamo lavorato tanto per rendere il libro accessibile già dai 6 anni e anche ai bambini con difficoltà di lettura (abbiamo usato il font Dyslexic) e “Quel testone di Platone” ha appassionato librai e lettori in pochi giorni. Il punto di forza della collana è davvero una particolarità: abbiamo scelto di raccontare ai bambini e alle bambine anche l’infanzia dei pensatori in modo più approfondito, andando a creare una cornice storica e sociale che potesse coinvolgerli, con curiosità come la merenda preferita di Platone, o il suo rapporto con la palestra greca e la lotta, nonché con la famiglia e i personaggi chiave della sua formazione, come Socrate. Ci siamo mossi a cavallo tra le informazioni storiografiche a disposizione…e un pizzico di fantasia, per offrire a lettrici e lettori un’immagine del filosofo più vicina a loro, e diversa dal vecchio barbuto che siamo soliti immaginare. Platone è stato un bambino esattamente come loro, ma migliaia di anni fa e in un altro luogo. Un bambino che ci siamo divertiti a raccontare…Questo significa che, viceversa, loro possono divertirsi a essere filosofi. 


Vediamo qui l’idea di far comprendere da subito alle bambine e ai bambini differenti modi di pensiero critico coinvolgendole/i attivamente nella sua stessa creazione. Quanto è fondamentale che si abbia a che fare con la filosofia (la sua narrazione e l’esercizio) fin da subito?

Il principio che condividiamo con Alba è semplice, eppure complicato da mettere in atto senza un supporto (e perciò abbiamo voluto pubblicarlo!): l’identità che la filosofia ci lascia (cioè quello che diventiamo entrando in rapporto con essa) non è una questione d’età. Può essere costruita sin da piccoli e permette di affrontare il mondo con maggiore capacità di valutazione, pensiero critico, empatia e curiosità. Su quest’ultima è costruita l’intera collana, perché è terreno fertile per nuove informazioni, idee, ma anche banalmente per giocare e divertirsi insieme. E’ stato subito chiaro sia a Sonda, sia all’autrice, che la volontà non era quella di pubblicare semplici biografie, ma un libro che potesse essere “vissuto” dai più piccoli, insieme ai suoi protagonisti: ecco perché tra la vita di Platone, il racconto del Simposio o del mondo delle idee, si incastrano decine di giochi ed esercizi manuali e visivi, in cui “il filosofare” è l’attività nascosta, che non emerge come richiesta diretta, ma che il bambino riesce a mettere in atto automaticamente. Quel piccolo sforzo di pensiero, ad esempio, nel disegnare quante forme può avere nel mondo reale l’idea di Farfalla. 


La collana è dei Piccoli Filosofi…ma anche delle Piccole Filosofe, giusto?

Apriamo il libro con una nota: usiamo “Piccoli Filosofi” (il nome della collana, ndr), ma ci rivolgiamo sia ai bambini che alle bambine. E i due piccoli amici di Platone che vedete sulla copertina sono molto diversi tra loro, ma altrettanto interessati alla sua storia; nel libro li ritroveremo qui e là per accompagnare i lettori tra le varie tematiche affrontate (faranno lezione anche con Socrate e Diotima, beati loro!). Questa scelta ci è stata ben chiara fin da subito: per fare filosofia c’è bisogno di una mente aperta, viva e fertile, anche negli adulti che decidono di farla arrivare ai bambini. Nessun seme si può piantare se non partendo da parità e inclusione. L’augurio (e l’intenzione) è che nella collana arrivino prossimamente anche LE filosofe. Intanto un indizio sul prossimo volume: è un uomo baffuto e arriva dal 1600, un cambio d’abiti non da poco per i nostri due Piccoli Filosofi in tunica greca. 

Grazie Eliana e grazie Edizioni Sonda!

Alba Sala, Quel testone di Platone, ill. Valeria de Caterini, 2020, Milano.