La Filosofia di Tex e altri saggi racchiude tutti i temi più cari a Giulio Giorello, scomparso qualche mese fa.
Si parte dall’interesse alla cultura pop – ne è emblema il mitico Tex che troneggia nel titolo-, passando al rapporto tra mito e scienza, sino ad arrivare ai concetti di libertà e homo liber, a lui cari da sempre.
Un testamento della sua vita accademica e delle sue ricerche, per ricordarlo o scoprirlo per la prima volta.
Epistemologo e docente di Filosofia della Scienza presso l’Università Statale di Milano, Giorello è stato un grande pensatore italiano che si è interessato di svariati temi: dal concetto di libertà, alla bioetica, dalle neuroscienze alla cultura più pop.
La grandezza del filosofo è legata proprio alla sua capacità di intendere la filosofia come uno strumento di tutti e per tutti, una chiave per leggere la realtà, utilizzabile in ogni ambito della vita.
Nel suo scritto La filosofia di Tex e altri saggi, edito postumo per Mimesis, emerge il grande interesse nel legare i temi filosofici, considerati tradizionalmente più aulici, alla cultura popolare.
Qui, in particolare, l’elemento pop è il fumetto: format ben conosciuto da Giorello, che già lo aveva utilizzato nel suo saggio La Filosofia di Topolino.
Il protagonista nel nostro caso è Tex Willer, il ranger del Texas ideato da Bonelli, che con le sue avventure ha appassionato e fatto sognare intere generazioni, dal 1948 ad oggi.
Tex non è un semplice ranger, tuttavia.
Le sue imprese per le praterie e i deserti del Texas sono sempre volte a un obiettivo ben preciso: proteggere i cittadini, di qualsiasi estrazione sociale e con qualsiasi colore della pelle, contro i soprusi dei fuorilegge.
Tex è l’eroe che incarna l’ideale più elevato di giustizia, sempre accompagnato da una profonda tensione alla libertà.
Il dualismo giustizia-libertà caratterizza il personaggio di Willer, che a volte fatica a far coincidere questi due principi, dovendo prendere decisioni spesso difficili e non sempre a lui congeniali.
Nonostante Tex sia portatore di grandi valori, non è di certo né un filosofo teoretico, né un uomo di grande eloquenza. Piuttosto, si potrebbe definire un vero uomo d’azione.
Il nostro ranger non esita ad utilizzare la sua vecchia colt nel momento del bisogno (senza nemmeno aspettare troppo), perché, dopotutto, i suoi lettori sanno bene che: «la canna di una pistola è un argomento molto chiaro in tutti i Paesi del mondo».
Giorello ci spiega come la sua propensione all’agire lo portino ad essere un vero e proprio filosofo della “ragion pratica”, parafrasando un’espressione kantiana.
Willer è un “filosofo con la colt” perché ha ideali forti (e ne conosce il significato), è molto attento al dettaglio in ogni situazione ed è profondamente razionale. Persino quando si ritrova faccia a faccia con nemici non del tutto umani (celebre è il suo antagonista Mefisto, che acquisisce poteri soprannaturali), il suo razionalismo non viene mai meno e non manca mai di applicare il suo “criterio pratico”, ossia il giudizio implacabile della pistola.
Ciò che rende Tex così amato è sicuramente il forte senso della giustizia, che però non resta sul piano meramente teorico, ma si risolve anche sul piano fattuale, grazie alla legge della pistola, che sconfigge le angherie nell’effettivo.
Tex è attuale perché, ancora oggi, più che mai, abbiamo bisogno di una giustizia che sia effettiva e risolutiva. La giustizia di Tex è intimamente umana e non calata dall’alto, per questo la sentiamo così nostra: è dura, è violenta, forse a volte è contraddittoria, ma è la giustizia di un uomo ed è ciò che ci avvicina a lui.
Spesso la filosofia è vista come un concetto astratto, una disciplina aulica, legata al mondo accademico, lontana da noi e dal mondo reale in cui viviamo.
Considerata come un insieme di idee poco concretizzabili (e nemmeno troppo chiare), viene posizionata sulle alte vette della cultura, oppure è confinata nell’ambito dell’invenzione e della irrealizzabilità. Se ancora siete convinti anche solo di una delle precedenti affermazioni, allora chi vi può fare cambiare idea è sicuramente Giulio Giorello, che, grazie al suo Filosofia di Tex e altri saggi, vi dimostrerà il contrario.
Arrivederci Professore e grazie di tutto!
Grazie a Mimesis Edizioni!
Giulio Giorello, La filosofia di Tex e altri saggi, 2020, Mimesis Edizioni, Milano.
La crisi della nostra identità nelle separazioni
10 Novembre 2024Viaggio nei costumi sessuali
5 Novembre 2024“Ciao ChatGPT…”
3 Novembre 2024
-
Anche i ricchi rubano
31 Luglio 2020 -
Filosofia dei mezzi. Per una nuova politica dei corpi
13 Ottobre 2023 -
Geolier, Sanremo e Femminismo Intersezionale
13 Febbraio 2024
Filosofemme è un progetto che nasce dal desiderio di condividere la passione per la filosofia tramite la figura delle filosofe.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Privacy PolicyCookie Policy