Il conflitto non è abuso

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Il conflitto non è abuso

‹‹Questo non è un libro con cui bisogna essere d’accordo, non è l’esibizione di una prova, la dimostrazione di un’evidenza. È progettato piuttosto per il pensiero collettivo, interattivo e dinamico, in cui le idee possono apparire in sintonia con quelle di chi legge, essere rifiutate o provocare fino a produrre nuova conoscenza››. (1)

Con queste parole l’autrice Sarah Shulman introduce il Il Conflitto non è abuso, il suo primo e ambizioso saggio filosofico. 


Nell’epoca di Internet, delle informazioni veloci e delle interazioni che consistono, per lo più, di like e commenti sui social, il conflitto viene sempre più evitato e rifiutato.


Quando inizia una discussione spesso iniziamo a difenderci ancora prima di essere effettivamente attaccatə e il confronto (specialmente se pensiamo alle piattaforme digitali) viene smorzato molto facilmente: smettiamo di punto in bianco di proseguire il dibattito senza più commentare, oppure blocchiamo la persona che ci ha innervositə. Questi esempi di reazione dimostrano come lo scontro non venga quasi mai considerato una occasione di arricchimento, ma, al contrario, come una situazione da evitare, tanto da essere a volte addirittura visto come un abuso. 

Shulman ci mostra come si realizza la confusione tra conflitto e abuso partendo dalla sfera intima (quella dei flirt e delle relazioni), fino ad arrivare al contesto geopolitico in riferimento ai contrasti armati. Partendo dalle relazioni a due, sino ad arrivare ai complessi meccanismi di conflitto tra stati, l’analisi dell’autrice è la medesima: nell’epoca contemporanea si tende spesso a esagerare il danno subito e a punire, invece di passare per la discordanza e risolverla.


La scelta di punire immediatamente, invece che approfondire, provoca due conseguenze: l’escalation del contrasto verso la violenza e l’esclusione.


Per evitare l’esclusione e la ghettizzazione in gruppi uguali o simili a noi, in particolare, l’autrice sottolinea la necessità di sviluppare una maggiore propensione all’ opposizione, evitando di ripudiarla acriticamente.

Il conflitto non è abuso è un libro che provoca e divide perché ci mette profondamente in discussione e si rifiuta di dipingere la sfera della conflittualità come un mondo in bianco e nero, dove esistono sempre una vittima e un carnefice ben chiari. Il conflitto è e deve essere parte della vita e come della vita va letto e interpretato senza troppe semplificazioni, ma con la consapevolezza della sua complessità.

S. Schulman, Il conflitto non è abuso. Esagerazione del danno, responsabilità collettiva e dovere di riparazione, Minimum fax, Roma, 2022.

Grazie a Minimum fax!




(1) S. Schulman, Il conflitto non è abuso. Esagerazione del danno, responsabilità collettiva e dovere di riparazione, Minimum fax, Roma, 2022, p. 17.