Da ottobre 2024, con la definitiva approvazione della legge che rende la gestazione per altri (GPA) un “reato universale” sia se viene praticata in Italia che all’estero, il dibattito su questo tema si è intensificato.
Si parla sempre più di procreazione assistita, ovvero delle tecniche che permettono di realizzare il desiderio di genitorialità di chi, biologicamente, non può concepire.
Tuttavia, troppo spesso la discussione si arena su pregiudizi, disinformazione e retoriche polarizzanti. Vengono trascurate le complessità mediche, psicologiche e personali di chi vive in prima persona la necessità di ricorrere a queste tecniche.
Circo Rokitansky (le plurali editrice, 2024), scritto da Federica Salamino e Clara Gargano, affronta con ironia e consapevolezza il percorso di Olivia, una donna che convive con la Sindrome di Rokitansky e decide di ricorrere alla GPA.
La narrazione, ironica e consapevole, si dipana tra il racconto della diagnosi, le conseguenze fisiche e psicologiche di questa condizione congenita e la scelta di ricorrere alla GPA per realizzare il proprio desiderio di maternità.
Il racconto di Olivia inizia da ragazza, con la diagnosi della Sindrome di Mayer-Rokitansky-Küster-Hauser (MRKH), una condizione caratterizzata dall’assenza congenita dell’utero e della porzione superiore della vagina, ma con ovaie funzionanti e sviluppo regolare dei caratteri sessuali secondari. Di fronte a questa diagnosi, Olivia racconta di come abbia dovuto affrontare il peso del pregiudizio sociale, che richiede alle donne di assolvere a quello che, secondo la società patriarcale, è il loro principale compito, ovvero la riproduzione.
Le autrici criticano la tendenza a stigmatizzare chi intraprende percorsi di procreazione assistita.
La società, che ancora richiede alle donne di dedicarsi principalmente alla famiglia e ai figli, non consente a chi biologicamente non può averne di ricorrere ad altre opzioni.
Eppure,
«Le opzioni per diventare genitori sono tutte uguali, ma diverse: vanno equiparate in quanto modalità per ottenere il privilegio di poter crescere un essere umano, ma vanno distinte perché prevedono tutte un percorso molto diverso, che bisogna conoscere per esserne all’altezza. Tutte le strade portano a un figlio? Devi sapere però se sulla strada che hai scelto ti servono le infradito o gli scarponcini da trekking!» (1)
Se sulla strada che si sceglie bisogna ricorrere alla gestazione per altri, sicuramente si dovranno affrontare numerosi pregiudizi che ancora ruotano attorno alla GPA.
Perché la società è pronta a condannare questa pratica senza conoscerla a fondo?
«Iniziai a chiedermi perché nel nostro paese donare organi è un gesto eroico mentre se partorisci per altre diventi automaticamente vittima. Mi risposi che non diamo abbastanza importanza al miglioramento della vita (altrui), ma solo a salvarla quando si rischia di perderla. Una classifica inutile, ancora una volta.» (2)
Questi pregiudizi sono legati, a loro volta, ai quelli relativi alla sessualità e alla riproduzione.
«Mi dissi che è colpa di come percepiamo, ancora oggi, sessualità e riproduzione: qualcosa di cui parlare poco e da considerare un privilegio. Perché se un figlio non è scritto nel tuo destino, allora non devi nemmeno cercare di averlo. Ditelo ai malati di cancro, che il loro male è scritto nel loro destino, ditegli di non curarsi, pensavo.» (3)
Spesso, nel parlare di GPA, l’attenzione si concentra unicamente su parole come “sfruttamento” o “povertà”, trascurando che tali problemi non derivano dalla tecnica in sé, ma dalle modalità in cui viene (o non viene) regolamentata.
Uno dei messaggi centrali del libro, infine, riguarda il legame genitoriale:
«Quello che resta è quello che resta per tutti: il legame che si vuole creare. Che no, non è dato solo dai nove mesi di condivisione dell’utero, non dalla scelta di allattare o meno, non da se e come hai partorito. Un legame che, come qualunque altro, va semplicemente alimentato perché possa essere definito tale.» (4)
Circo Rokitansky è, dunque, un invito a decostruire i preconcetti e a costruire una società più consapevole.
Grazie a le plurali editrice!
Federica Salamino e Clara Gargano, circo rokitansky, le plurali editrice, Padova, 2024.
- Federica Salamino e Clara Gargano, Circo Rokitansky, Le Plurali Editrice, Padova, 2024, p. 171;
- Ivi, pp. 187;
- Ivi, pp. 187-8;
- Ivi, p. 213.
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