Come una foglia: il pensiero di Donna Haraway

0
1

Come una foglia è un libro-intervista e, al contempo, un viaggio attraverso il pensiero di Donna Haraway, una delle intellettuali più sovversive e visionarie del nostro tempo. A dialogare con lei troviamo Thyrza Nichols Goodeve, ex studentessa di Haraway, che riesce a costruire un’intervista che non si limita a porre domande, ma si fa conversazione aperta.

In questa nuova edizione italiana, edita da Tlon, Haraway si mostra in tutta la sua complessità.

Si infatti tratta non di un’intervista tradizionale, fatta di domande e risposte distinte, ma di una costruzione congiunta, un processo che Haraway definirebbe “simpoietico”, un fare insieme. (1) 

«Simpoiesi è un processo dinamico di “fare insieme” poetico e materiale.» (2)

Questo dialogo non cerca di incasellare il pensiero dell’autrice, ma lo lascia respirare, lo fa muovere tra il personale e il teorico, tra il particolare e l’universale. Il risultato è un libro che, pur raccontando una storia individuale, diventa un tassello fondamentale per comprendere il pensiero harawayano e il suo modo di affrontare la scienza, la politica e la filosofia.

Goodeve scrive, infatti: 

«Come una foglia è nato come un’introduzione, non come un riassunto, un’esegesi o una lezione magistrale. Il mio intento all’epoca era elementare. Ero determinata a smascherare l’ottusità di coloro che caratterizzavano il lavoro di Haraway come teoria astratta. Per farlo, dovevo abbandonare la mia formazione basata sulla “morte dell’autore” e rivelare la vita quotidiana selvaggia, contingente e a volte dolorosa, che ha prodotto questa forma di vita e questa forza chiamata Donna Haraway.» (3)

Donna Haraway non crede nelle categorie rigide.

La sua formazione è radicata nella biologia, ma il suo interesse non si limita agli organismi in senso stretto. Attraverso il concetto di “narrazione multispecie”, Haraway racconta come ogni essere vivente sia parte di una rete di relazioni, un nodo in un intreccio che comprende umani, animali, piante e tecnologie. Questo approccio si riflette nella struttura stessa del libro, che passa da racconti autobiografici (la sua infanzia cattolica in Colorado, la passione per la biologia, il percorso accademico) a profonde riflessioni teoriche sulla scienza e il femminismo.

Uno dei temi centrali del libro è il ruolo della metafora nella scienza.

Haraway si sofferma su come il linguaggio plasmi la nostra percezione della realtà, soprattutto in ambito scientifico. La scienza non è mai neutrale: è una costruzione culturale che si nutre di immagini, di simboli, di narrazioni. In Come una foglia, questa consapevolezza emerge in tutta la sua forza, soprattutto quando Haraway riflette sul suo approccio alla biologia come forma di storytelling, un modo di raccontare il mondo tanto quanto lo sono la filosofia o la letteratura.

Leggere oggi Come una foglia significa comprendere quanto il pensiero di Haraway sia incredibilmente attuale: in un’epoca segnata dalla crisi ecologica, dal progresso tecnologico accelerato e dalla ridefinizione dei confini tra umano e non umano, le sue idee restano essenziali per navigare un mondo sempre più complesso. 

Se non avete mai letto Haraway, Come una foglia è il punto di partenza ideale.

Se invece avete già familiarità con il suo pensiero, questo libro vi offrirà una nuova chiave di lettura, più personale e intima. Un invito a pensare diversamente e a immaginare altri mondi possibili.

A essere, insomma, come una foglia: parte di un sistema complesso, sempre in movimento.

Grazie a Edizioni Tlon 

Come una foglia. Donna J. Haraway in conversazione con Thyrza Nichols Goodeve, traduzione italiana di Gina Maneri, Edizioni Tlon, Roma, 2024.

  1. Come una foglia. Donna J. Haraway in conversazione con Thyrza Nichols Goodeve, traduzione italiana di Gina Maneri, Edizioni Tlon, Roma, 2024, p. 13.
  2. Ibidem.
  3. Ivi, p. 14.