Moritz Rudolph, nel suo libro Lo spirito del mondo come un salmone. La Cina e l’intelligenza artificiale (2021), affronta grazie agli strumenti della filosofia della storia un tema complesso e affascinante: l’ascesa della Cina come potenza globale.
Più precisamente, quest’opera, tradotta in italiano da Edizioni Tlon quest’anno, esplora le implicazioni filosofiche e storiche della crescente influenza cinese e spiega come quest’ultima potrebbe causare una svolta epocale nel panorama mondiale.
Questa esplorazione prende le mosse dalla stesura da parte di Rudolph di due testi che risalgono al 2019/2020 in cui l’autore analizza il presente attraverso i riferimenti storici che contiene.
Nel primo si ripercorrono gli spostamenti del “centro epocale del mondo” da Oriente a Occidente e, in seguito, di nuovo a Oriente; nel secondo, invece, ci si concentra sul presente e sulla situazione attuale della Cina. (1)
Rudolph prende le mosse dall’idea che il “centro epocale del mondo” si sia storicamente spostato tra l’Oriente e l’Occidente.
Più precisamente, «la storia ha da cominciare con il regno della Cina» (2). L’autore cita queste parole tratte da Lezioni sulla filosofia della storia di Hegel perché le ritiene utili per interpretare il tempo presente. Coniugando questa tesi con la dialettica hegeliana che fa coincidere il punto di inizio e quello di fine, anche da un punto di vista geo-filosofico la fine deve sfociare nella sua origine.
Dopo secoli di predominio occidentale, l’autore suggerisce infatti che stiamo assistendo a un ritorno dell’Oriente al centro della scena mondiale, con la Cina in prima linea.
Questo spostamento, secondo Rudolph, è indicativo di un cambiamento fondamentale nel modo in cui concepiamo il progresso e il potere globale. Questa visione consente anche una lettura della caduta del Muro di Berlino del 1989 completamente diversa da quella presentata da Fukuyama nella sua opera La fine della storia (3). Questo evento avrebbe, infatti, secondo Rudolph, segnato non la fine della storia bensì una tappa di un cammino. (4)
L’autore sostiene che l’epoca futura potrà solamente essere guidata da un grande impero che avrà il potere necessario per influenzare tutto il mondo con le proprie idee. Proprio a proposito della Cina, viene affrontata l’idea dell'”imperatore artificiale” (5). Rudolph esplora come la Cina stia utilizzando l’intelligenza artificiale non solo come strumento di sviluppo tecnologico, ma come mezzo per consolidare il proprio potere e influenzare il mondo. L’autore fa un parallelismo con Napoleone, considerato già un esempio di imperatore artificiale.
Tuttavia, Rudolph vede nell’imperatore artificiale cinese un’entità ancora più potente e duratura, capace di governare in modo efficace e perpetuo. (6)
Come abbiamo visto viene così adottata una prospettiva filosofica per analizzare l’ascesa della Cina, richiamando le teorie di filosofi come Hegel e Max Horkheimer. Quest’ultimo aveva previsto una società completamente amministrata, dove l’individualità e la spontaneità umana sarebbero state sacrificate per il progresso. In questo contesto, Rudolph vede la Cina come l’incarnazione di questa previsione, dove il controllo e l’amministrazione totale sono strumenti per raggiungere una nuova forma di ordine mondiale.
Infine, una breve riflessione sul titolo del libro, Lo spirito del mondo come un salmone, una metafora potente che Rudolph utilizza per descrivere il ciclo storico.
Il salmone, che torna al luogo di nascita per deporre le uova e morire, rappresenta lo spirito del mondo che ritorna alle sue origini per chiudere un cerchio.
Questo cerchio si chiude con l’ascesa della Cina, segnando la fine di un’epoca e l’inizio di un’altra. La Cina, in questa visione, è il punto di arrivo di un lungo percorso storico che ha visto l’alternarsi di potenze globali.
Questo testo, dunque, è decisamente denso e stimolante in quanto offre una visione profonda e provocatoria sull’ascesa della Cina e sul futuro dell’intera umanità.
Moritz Rudolph combina filosofia, storia e analisi contemporanea per tracciare un quadro complesso e affascinante del nostro tempo. Questo libro è una lettura decisamente adatta per chi vuole comprendere alcune dinamiche globali attuali e soprattutto le implicazioni filosofiche e storiche di un mondo sempre più dominato dalla tecnologia e dall’intelligenza artificiale.
Grazie Edizioni Tlon!
- Moritz Rudolph, Lo spirito del mondo come un salmone. La Cina e l’intelligenza artificiale, Edizioni Tlon, Roma, 2024, pag. 9.
- Ivi, pag. 11.
- Francis Fukuyama, La fine della storia e l’ultimo uomo, Utet, Milano, 2020.
- Moritz Rudolph, Lo spirito del mondo come un salmone. La Cina e l’intelligenza artificiale, Edizioni Tlon, Roma, 2024, pag 11.
- Ivi, pag 43 e seguenti.
- Ivi, pag. 55.
Un materialismo queer è possibile
28 Novembre 2024Il caso di Gisèle Pelicot: cos’è la rape culture?
24 Novembre 2024Altricorpi. Scoperta del proprio corpo e dei corpi altrui
21 Novembre 2024
-
La donna come non-maschio: paradigma della filosofia
29 Maggio 2023 -
Malgrado tutto. Percorsi di vita
22 Settembre 2023 -
Il contrario della solitudine
24 Luglio 2020
Filosofemme è un progetto che nasce dal desiderio di condividere la passione per la filosofia tramite la figura delle filosofe.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Privacy PolicyCookie Policy